L’aria diventa asfissiante, cioè pericolosa, quando la concentrazione d’azoto supera l’88%. Una percentuale molto alta e difficile da raggiungere, basti pensare che per raggiungere quel livello occorrerebbe evaporare più di 85 litri di azoto in una stanza di 20 metri quadrati e alta 3 metri.
Per lavorare con l’azoto liquido è obbligatorio l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) in grado di resistere alle basse temperature del fluido. Nello specifico si consigliano Guanti, Occhiali, Scarpe, Ghette e Grembiuli.
Cosa si intende per azoto liquido?
L’azoto liquido non è altro che Azoto (N), gas incolore, inodore, innocuo, presente nell’aria che respiriamo per un 80% circa, che si presenta allo stato gassoso refrigerato, fino ad essere liquefatto per diventare quindi un liquido criogenico.
In questa forma è più trasportabile (ottenendo anche un vantaggio nello stoccaggio) e contiene una maggiore quantità di frigorie.
Chi lo utilizza può usufruirne in forma liquida o gassosa per svariati utilizzi.
Cosa potete trovare da fiammarc?
- Contenitori DEWAR di svariate dimensioni e con “bocche” di diverso diametro;
- Spillatori di azoto liquido;
- Cestelli e Bicchierini ad inserimento per il prelievo dell’azoto liquido;
- Carrello per trasportare il Dewar in comodità;
- Dispositivi di protezione individuale per azoto liquido;
- Un serbatoio di azoto liquido industriale per riempire i vostri DEWAR in 5 minuti tramite l’operato del nostro personale.
- Possibilità di mandare alla ricarica il vostro Dewar di azoto liquido DM.
Le applicazioni dell'azoto liquido
L’azoto liquido è ampiamente utilizzato nei processi criogenici dell’industria alimentare.
L’uso dell’azoto liquido permette una surgelazione rapida a bassa temperatura degli alimenti conservandone le qualità organolettiche e nutritive.
La cucina scientifica supera le frontiere della tradizione culinaria, sperimentando la trasformazione dei cibi, lavorando le materie prime a -196°C.
L’azoto liquido permette di surgelare qualsiasi tipo di cibo: frutta e verdura di stagione, prodotti a base di carne e prodotti ittici, piatti con salse, verdure cotte in padella.
Questo gas perciò viene preferito all’Anidride Carbonica liquida e ai metodi meccanici nella surgelazione di alimenti di piccole dimensioni per via della maggiore rapidità di raffreddamento che è in grado di garantire e per l’assenza della lieve acidità tipica dell’Anidride Carbonica.
L’azoto liquido ha quindi la proprietà di esaltare i gusti pur non alterandone le caratteristiche organolettiche e mantenendo:
- una maggiore cremosità;
- un inesistente effetto congelante in bocca;
- un’intensità di aromi e sapori
La commercializzazione e l’immagazzinamento per periodi di tempo consistenti di prodotti alimentari senza alcuna alterazione del prodotto e alcun degrado del prodotto stesso, causati da reazioni biochimiche e batteriologiche sono diventate nel corso del tempo una necessità sentita.
L’Azoto Liquido permette anche di surgelare dessert in porzioni singole, gelati e creme ad esempio, in tempi record.
Ad esempio, a partire dai primi anni 2000, l’azoto liquido è stato introdotto in alcune cucine di alcuni grandi ristoranti.
Questa moda veniva chiamata col nome improprio ed estemporaneo della cosiddetta “gastronomia molecolare”.
Il suo utilizzo principale era legato alla produzione del cosiddetto “gelato estemporaneo”.
Tali preparazioni estemporanee tuttora utilizzano l’azoto liquido per creare nuove consistenze, o contrasti di temperatura e di consistenza al palato tra l’interno e l’esterno degli alimenti.
L’Azoto liquido è utilizzato non solo per raffreddare molto rapidamente i cibi, ma anche per costruire dei piatti dalle consistenze e dalle temperature diverse.
Insomma, grazie all’utilizzo dell’azoto è possibile esaltare i sapori e percepirne di inconsueti, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche degli alimenti.
L’azoto liquido viene utilizzato per la conservazione di materiale biologico o di origine biologica per lunghi periodi.
Viene dunque impiegato per lo stoccaggio (in appositi dewar dotati di particolari alloggiamenti) di linee cellulari che si usano nella ricerca scientifica, di campioni di liquido seminale o per la conservazione a lungo termine di proteine particolarmente labili.
La crioconservazione così è il processo mediante il quale viene conservato in azoto liquido il seme di pazienti interessati da patologie che potrebbero comprometterne direttamente ed indirettamente la fertilità (calo progressivo del numero di spermatozoi, chemio e radioterapie in caso di malattie oncologiche, interventi..ecc).
Anche diversi prodotti chimici subiscono la macinazione a bassa temperatura; si tratta di una tecnica che viene impiegata soprattutto per le materie plastiche, i farmaci e gli insetticidi.
Diverse reazioni chimiche in cui compaiono specie particolarmente instabili richiedono un attento controllo della temperatura; in questi casi si può usare l’azoto liquido per il raffreddamento del reattore.
Invece ad esempio, nella sverniciatura criogenica, una tecnica ecocompatibile che utilizza l’azoto liquido per l’eliminazione di qualsiasi tipo di vernice (liquida, a base di polvere ) e di resina, conserva svariati vantaggi relativi al minore impatto sull’ambiente e al minor deterioramento del materiale.
Criomacinazione
La criomacinazione è applicabile in più campi: nel settore delle essenze alimentari tramite la loro macinazione, nel campo di recupero materiali, come avviene per le plastiche, le gomme e i pneumatici.
Nel processo di criomacinazione, i granuli di prodotto vengono a contatto con l’azoto liquido che li rende rigidi e, dopo lo scongelamento, riprendono la naturale elasticità senza danni alla struttura.
Liofilizzazione
La liofilizzazione è un processo che avviene con l’utilizzo dell’Azoto liquido di essiccazione in maniera controllata.
La tecnica del raffreddamento dei metalli a basse temperature (-80°C), è molto efficace per aumentare la durezza e la struttura cristallina dei metalli.
Trattamento Criogenico
Il trattamento criogenico ha la funzione di creare uno shock termico sul metallo.
I vantaggi sono:
- minore tendenza alla creazione di microfratture;
- maggiore resistenza all’usura;
- aumento della capacità di trazione;
- maggiore durata degli oggetti.
Nonostante ciò, è importante evitare velocità di raffreddamento troppo elevate.
Infatti è consigliabile che il trattamento criogenico sia sempre seguito da rinvenimento o da una semplice distensione a temperatura più bassa.
Calettamento a freddo
Il termine “calettamento” indica l’unione tra due elementi, sagomati in modo tale che risultino complementari “maschio e femmina, al fine di costruire una connessione ad incastro. Si raffredda in azoto liquido fino al restringimento necessario per essere inserito nell’elemento femmina. Il tutto avviene senza fratture strutturali del metallo o malformazioni.
Si tratta di una tecnica che può essere applicata:
- Con sistema misto;
- Per contrazione dalla parte maschio, sistema criogenico;
- Tramite dilatazione termica del pezzo femmina;
- A temperatura ambiente, con operazione di forzamento
Crioterapia
La crioterapia, che letteralmente significa “terapia del freddo” (dal greco kryos, che vuol dire freddo) è un trattamento molto efficace che consiste nell’utilizzo localizzato del freddo e che trova largo impiego per la cura di alcune condizioni estetiche e mediche.
Questa innovativa tecnica, che può essere utilizzata in alternativa a metodi notevolmente più invasivi e dolorosi, si serve dell’azoto liquido, in quanto è un gas versatile e capace di raggiungere i 196°C sotto lo zero.
La durata dei trattamenti di crioterapia è strettamente connessa all’obiettivo che si intende perseguire e all’entità del disturbo che si vuole curare o dell’inestetismo che si intende ridurre.
Inoltre, se applicato sulla pelle, l’azoto allo stato liquido è in grado di congelare istantaneamente la lesione o i passeggeri difetti fisici da trattare, come ad esempio il trattamento contro le verruche alle mani, o ai piedi.
L’azoto, lo ricordiamo, è un gas inodore, incolore e del tutto innocuo che viene applicato allo stato liquido e si eroga attraverso dispositivi di varie dimensioni, in base a quanto previsto dal programma terapeutico adottato.