- Dimensioni bombola gas: Dry Ice Ministicks
- Peso molecolare: 44,01 g/mol
- Densità relativa gassosa: 1,52 (aria = 1)
Densità relativa liquida: 1,03 (acqua = 1) - Numero CAS: 124-38-9
- Odore: inodore
- Colore: bianco
Il freddo pungente del ghiaccio secco mantiene i deperibili più a lungo, ma lo rende anche più pericoloso del normale ghiaccio. Toccare il ghiaccio secco a pelle nuda è una ricetta per il congelamento istantaneo e respirare troppa anidride carbonica può creare conseguenze problematiche, perciò va manipolato con guanti da lavoro o termici per evitare ustioni da freddo.
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Il ghiaccio secco, o neve Carbonica, viene abitualmente impiegato per raffreddare, conservare, trasportare, trattare e pulire prodotti nell’industria farmaceutica, alimentare e metallurgica.
Con il termine ghiaccio secco viene comunemente denominata l’Anidride Carbonica (CO2) allo stato solido che a pressione atmosferica si trova ad una temperatura di circa -75°C.
Questo tipo di gas viene definito “secco” perché in condizioni di pressione standard la CO2 passa dallo stato solido a quello gassoso per sublimazione, ovvero senza passare per lo stato liquido.
La sua densità corrisponde a 1562 kg/m³ a -78 °C, mentre in forma liquida ha una densità di 1022 kg/m³ a -18 °C.
Il ghiaccio secco ha un elevato potere refrigerante, pari a 150 kcal/kg (quasi il doppio rispetto a quello del ghiaccio in acqua) il quale consente di mantenere basse le temperature ed assorbire il calore dell’ambiente esterno.
Per produrlo generalmente si utilizzano delle scatole apposite, comunemente chiamate Dry-Ice box, da collegare direttamente alla bombola di Anidride Carbonica che passa dallo stato gassoso a quello liquido se viene portata ad una pressione di circa 200 bar.
All’interno di questi contenitori dove si ottiene il passaggio dallo stato liquido a quello solido della CO2, si genera la neve Carbonica. Questa si concentra nella camera d’espansione fino a formare un blocco di ghiaccio secco che, altrimenti, può essere prodotto a livello industriale con impianti di pressatura oleodinamici dove le caratteristiche del prodotto sono migliori.
Prodotti correlati
Il Ghiaccio Secco trova il suo impiego, oltre che nell’ambito del trasporto refrigerato, anche in un’ampia gamma di applicazioni in diversi settori industriali:
🔹 macinazione a freddo e la termoregolazione degli impasti nell’industria alimentare;
🔹 sbavatura a freddo nell’industria della gomma;
🔹 refrigerazione e l’inertizzazione nell’industria chimica e farmaceutica;
🔹 trattamenti termici nell’industria metallurgica;
🔹 pulizia criogenica, cioè un tipo di sabbiatura in cui come elemento abrasivo viene utilizzato ghiaccio secco, che trova impiego in ambito industriale, architettonico e navale;
- Atossico
- Inerte
- Incolore
- Inodore
- Insapore
- Batteriostatico
- Fungicida
- Naturale
- Economico
- Non lascia residui
L’Anidride Carbonica durante il passaggio dallo stato solido a quello gassoso esercita un’azione batteriostatica e fungistatica della flora microbiologica che garantisce una conservazione di prodotti alimentari nelle migliori condizioni di freschezza in quanto il ghiaccio secco è capace di raffreddare fino al 170% in più del tradizionale ghiaccio d’acqua a parità di peso.
Grazie al principio di sublimazione, non vengono lasciati residui di umidità sui prodotti con cui è stato a contatto consentendo inoltre di effettuare pulizie criogeniche su superfici sensibili all’acqua ed all’umidità.
Per lo stesso principio inoltre il Ghiaccio secco è soggetto ad un calo naturale giornaliero di peso del 10-15%.
Ulteriori caratteristiche sono rappresentate dalla sua non conduttività elettrica e dalla sua non infiammabilità. Queste caratteristiche del ghiaccio secco lo rendono utilizzabile nei casi dove sia necessario mantenere la temperatura molto bassa e il più a lungo possibile.